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Indagine sul benessere e sul clima organizzativo

La Direzione strategica e il Comitato Unico di Garanzia aziendale per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) hanno organizzato tra fine 2023 e inizio 2024 un’indagine sul benessere e il clima organizzativo. L’indagine è stata affidata a una consulente esterna, la Professoressa Alessia Rossi, docente di Psicologia delle organizzazioni all’Università di Genova.

Indagare il clima organizzativo della nostra Azienda ci interessa e ci serve per molti motivi – spiega il Direttore Generale USL, Massimo Uberti -. Oltre a un aspetto etico (usiamola questa parola!), ci sono ragioni organizzative evidenti: in organizzazioni di servizi alla persona, il benessere degli operatori e delle équipe è un fattore determinante per la qualità del servizio. Poi ci sono ragioni contingenti: la carenza di personale sanitario nel mercato del lavoro ci spinge a ragionare in termini strategici di attrattività e fidelizzazione. E un buon clima organizzativo è uno dei 4 pilastri che quando arrivai in Azienda inserii nel progetto per l’attrattività, insieme a benefici economici, di carriera e logistici, opportunità professionali e ricerca di personale proattiva. Sul fronte operativo, l’indagine ci serviva per acquisire elementi concreti e su base scientifica ottenendo indicazioni precise sulle aree di intervento prioritario a partire da misurazioni certe da cui creare il ‘punto zero’ per confronti futuri”.

La Prof.ssa Rossi fa una sintesi dei risultati dell’indagine: “I dati raccolti ci dicono – tra le altre cose – che il personale riconosce chiarezza di ruolo e autonomia lavorativa, anche se vive pienamente le responsabilità che mettono in gioco la propria dimensione emotiva, che le relazioni con i propri interlocutori sono sfidanti e che l’esigenza di trovare un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro è un obiettivo di miglioramento sul quale investire. In tempi di ‘grandi dimissioni’ emerge che l’intenzione di cambiare lavoro è minoritaria, a conferma di un’organizzazione dove il desiderio di miglioramento prevale sulla sfiducia. In definitiva, i dati restituiscono alcune indicazioni chiare sulla strada che l’Azienda potrà percorrere per migliorare il clima organizzativo e, di conseguenza, la qualità del lavoro e dei servizi erogati alle cittadine e ai cittadini della Regione Valle d’Aosta”.
Il questionario, somministrato in forma anonima al personale aziendale, si compone di 22 domande più una sezione di variabili socio-demografiche e organizzative. Hanno risposto in 1.287, il 44% della popolazione aziendale coinvolta, così distribuiti: 70% donne, 23% uomini, 7% non ha indicato il genere. Rispetto all’età il 35,7% è tra i 51-60 anni, il 29% tra i 41-50 anni, il 21,4% tra i 31-40 anni, l’8,3% con meno di 30 anni e il 5,6% sopra i 60
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Anche rispetto ad analoghe esperienze condotte altrove – precisa la Prof.ssa Rossi -, il personale ha risposto in percentuali elevate al questionario, manifestando un interesse trasversale al miglioramento della propria realtà lavorativa”.

I dati emersi sono stati analizzati seguendo il modello «Richieste - Risorse» Job Demands-Resources Model (JD-R model), ampiamente utilizzato e accreditato nella ricerca scientifica per valutare gli esiti delle ricerche sul clima e il benessere nelle organizzazioni. Questo modello mette in relazione le richieste dell’organizzazione con le risorse a disposizione del personale per farvi fronte.

Sappiamo da anni – prosegue la Prof.ssa Rossi - che non esistono organizzazioni capaci di erogare servizi di qualità in un contesto nel quale prevalgono insoddisfazione, negatività e scarsa coesione. La ricerca voluta dall’Azienda USL della Valle d’Aosta è un passaggio essenziale che va nella direzione di conoscere e monitorare nel tempo le condizioni e le risorse a favore di un clima sempre più positivo e inclusivo. Il clima è infatti un sensore dello ‘stato di salute’ di un’organizzazione ed è collegato alle performance aziendali. Trattandosi di una variabile multidimensionale - su cui influiscono in modo evidente il momento evolutivo e le percezioni individuali - la sua analisi risulta di fondamentale importanza anche, e soprattutto, per stimolare il coinvolgimento delle persone. La partecipazione corale alla ricerca ne è prova”.

La dott.ssa Anna Castiglion, Presidente del CUG USL e Dirigente della struttura Controllo interno: “ll CUG ha partecipato attivamente a ogni fase di questa indagine. È stata un’occasione per tutti e tutte i componenti del Comitato, ma in particolare per il sottogruppo ‘benessere organizzativo’, per mettersi in gioco e costruire, insieme alla Consulente e alla Direzione, uno strumento che potesse coinvolgere il più possibile i colleghi e le colleghe. Il benessere organizzativo e la promozione delle pari opportunità sono obiettivi importanti, non solo per il CUG. E per raggiungerli serve la collaborazione di tutta l’organizzazione”.