Piano Regionale di Prevenzione 2021-2025
Il piano regionale di prevenzione 2021-2025 individua 10 Programmi Predefiniti (PP) e 3 Programmi Liberi (PL) regionali, integrati e trasversali, con i quali si intende dare attuazione a tutti i Macro Obiettivi e a tutti gli Obiettivi Strategici del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025.
Il nome del PP02 è “Comunità attive” e ha come obiettivo la promozione del movimento. Ne sono referenti l’Azienda USL Valle d’Aosta (Anna Castiglion) e il Comune di Aosta (Gianni Nuti).
Il programma “Comunità attive” si declina in attività e progetti specifici.
• Camminiamo insieme
• Palestre e associazioni sportive che promuovono la salute
• Salute e health literacy
“Comunità attive” riguarda la condivisione di ogni occasione di movimento nell’ambiente di vita e nel contesto regionale. Ne sono un esempio gli orti urbani, promossi e gestiti dal Comune di Aosta, perché promuove un approccio attivo alla salute e allo stare bene partendo dall’attenzione per un’alimentazione sana. La cura dell’orto è un’occasione di socializzazione e un impegno attivo e costante che contribuisce al benessere fisico e psicologico.
“Comunità attive”, soprattutto, come gli altri programma del piano regionale e nazionale di prevenzione, si basa sul fondamentale principio dell’equità. Per questo, fa parte del pp2 anche la promozione dell’allattamento al seno e lettura ad alta voce per la salute dei bambini e delle bambine, rispettivamente attraverso il sostegno alla Settimana dell’Allattamento Materno e il progetto Nati per leggere Valle d’Aosta.
Il nome del PP05 è “Sicurezza negli Ambienti di Vita” e ha come obiettivo la riduzione degli incidenti domestici e stradali. Ne è referente l’ Azienda USL Valle d’Aosta (Andrea Berno).
Il programma predefinito “Sicurezza negli Ambienti di Vita” si declina in attività riguardanti due macro-argomenti:
• Sicurezza domestica
• Sicurezza stradale
Per quanto riguarda la “Sicurezza domestica” il PP05 ha come obiettivo quello di migliorare la percezione dei rischi negli ambienti domestici, in particolare per tutelare la salute dei soggetti più fragili quali anziani e bambini. L’attività prevede degli incontri di informazione con la popolazione e di formazione per operatori sanitari e sociosanitari che prestano la loro assistenza ad anziani e bambini. Inoltre sono stati programmati dei sopralluoghi presso un campione significativo delle abitazioni in gestione ARER finalizzati ad individuare, valutare i principali rischi domestici presenti e nel contempo suggerire degli interventi di eliminazione/mitigazione degli stessi.
Per quanto riguarda la “Sicurezza stradale” il PP05 ha come obiettivo quello di sensibilizzare la popolazione generale ed in particolare target di popolazione particolare quali neopatentati e persone con pregressi o attuali problemi di consumo di alcool e sostanze stupefacenti. L’attività prevede degli incontri di informazione e formazione con la popolazione e con le Istituzioni Scolastiche in collaborazione con la Questura di Aosta e la commissione patenti dell’Azienda USL Valle d’Aosta e la contestuale realizzazione e diffusione di poster/opuscoli sul tema.
Il nome del PP10 è “Misure per il contrasto dell’antimicrobico-resistenza” è ha come obiettivo la diminuzione della quota di infezioni correlate all’assistenza (ICA) e il favorire un uso razionale e consapevole degli antibiotici in ambito umano e veterinario, come indica il Piano Nazionale per il Contrasto all’Antimicrobico Resistenza (PNCAR), redatto in una ottica One Health.
Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza (AMR) è un’emergenza di sanità pubblica umana e veterinaria a livello globale a causa del forte impatto su morbosità e mortalità e per l’incremento di spesa dovuto al maggiore utilizzo di risorse sanitarie (durata della degenza, esami diagnostici, farmaci). Diversi antibiotici sono diventati parzialmente o del tutto inefficaci rendendo rischiose procedure mediche avanzate (es. chemioterapie antitumorali, trapianti d’organo, protesi d’anca). In Europa, circa 25 mila decessi all’anno sono dovuti ad infezioni da batteri resistenti agli antibiotici e si stima che, entro il 2050, le morti potrebbero arrivare a 10 milioni nel mondo (fonte OMS).
Il programma si declina in:
• Azioni di sorveglianza e monitoraggio in ambito umano e veterinario
• Prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA)
• Promozione dell’uso appropriato di antibiotici in ambito umano e veterinario
Azioni di sorveglianza e monitoraggio in ambito umano e veterinario:
• adesione regionale al sistema di sorveglianza AMR, secondo le indicazioni del Ministero della Salute;
• inclusione delle strutture di ricovero pubbliche e private accreditate regionali nel sistema di sorveglianza dell’antibiotico-resistenza;
• sviluppo di procedure regionali di accreditamento per i laboratori pubblici partecipanti alla sorveglianza, omogenee tra le Regioni;
• sviluppo e mantenimento della sorveglianza degli Enterobatteri Resistenti ai Carbapenemi (CRE) nelle strutture sanitarie;
• partecipazione regionale ad almeno tre sorveglianze delle infezioni correlate all’assistenza;
• produzione di un report annuale sulle infezioni correlate all’assistenza nei Comitati per il Controllo delle ICA;
• coinvolgimento dei laboratori regionali (pubblici e privati) nella sorveglianza dell’AMR su animali da produzione di alimenti e da compagnia;
• produzione di report annuale regionale su consumo di antibiotici in ambito veterinario (in linea con PNCAR); • coordinamento delle attività del piano regionale residui a livello locale annuale del piano come previsto dal PNCAR;
• promozione dell’applicazione degli strumenti informatici ministeriali per la definizione di DDDVET per gli antimicrobici e le categorie di animali produttori di alimenti;
• classificazione delle aziende zootecniche sulla base di indicatori di rischio attraverso specifici tool informatici ministeriali;
• sviluppo di procedure regionali omogenee per indagini intersettoriali in caso di individuazione di batteri patogeni resistenti negli esseri umani, negli animali e nei prodotti alimentari.
Prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA):
• esistenza di un Comitato per il controllo delle Infezioni correlate all’assistenza in tutti gli ospedali pubblici;
• istituzione di un sistema regionale di monitoraggio del consumo di prodotti idroalcolici per l’igiene delle mani;
• formazione per medici, veterinari e farmacisti sul buon uso degli antibiotici e per tutti gli operatori sanitari sulla prevenzione delle ICA.
Promozione dell’uso appropriato di antibiotici in ambito umano e veterinario:
• esistenza di un team multidisciplinare responsabile di programmi umani di Antimicrobial stewardship (AS) in tutte le Aziende Sanitarie/Ospedali;
• offerta e realizzazione di iniziative mirate alla verifica dell’adozione da parte degli allevatori dell’uso appropriato di antibiotici secondo linee guida nazionali;
• esistenza di iniziative regionali indirizzate agli stakeholder per promuovere l’uso appropriato di antibiotici in ambito veterinario, coordinate con le azioni nazionali e secondo le indicazioni del PNCARe le linee guida sull’uso prudente.