Unità di Valutazione Multidimensionale della Disabilità (UVMDi)

• n. 1 assistente sociale, con funzioni di coordinamento, individuata dal Coordinatore del Dipartimento sanità, salute e politiche sociali della Regione Autonoma Valle d’Aosta, all’interno del Dipartimento stesso (Simona Gamba)
• n. 1 educatore professionale con funzioni di segreteria, e di coordinamento dei case manager, individuato dal Coordinatore del Dipartimento Sanità, salute e politiche sociali della Regione Autonoma Valle d’Aosta, all’interno del Dipartimento stesso (Marina Dell’Aquila)
• n. 2 rappresentanti dell’Azienda USL della Valle d’Aosta, individuati dal Direttore generale, di cui 1 tecnico della riabilitazione (Monica Marliani) e 1 psicologo (Dott.ssa Angela Palieri)
• il medico (di base o specialista) che ha in cura la persona con disabilità
• l’équipe territoriale multi-professionale (composta dall’assistente sociale e dallo psicologo oltre che da eventuali altri operatori sanitari) che ha in carico la persona con disabilità
• la persona con disabilità e/o la sua famiglia e/o chi ne esercita la tutela, al fine di assicurare la sua più ampia partecipazione alla progettazione del proprio progetto di vita, a garanzia dell’autodeterminazione e del rispetto della libertà individuale di scelta.

Persone con disabilità ai sensi dell’art.3 della Legge 104 del 5 febbraio 1992, residenti sul territorio valdostano.

La richiesta di attivazione dell’UVMDi è a carico dell’interessato per il tramite del Servizio sociale territoriale o altri operatorio socio-sanitari.

• Minori con disabilità: validazione dei Progetti di Vita elaborati dalle équipe socio-sanitarie.
• Adulti con disabilità: elaborazione del Progetto di Vita, a partire dalla valutazione del funzionamento su base ICF in ottica multiprospettica.

Attuazione, sviluppo e monitoraggio del Progetto di Vita tramite l’individuazione di un operatore di riferimento (case manager) che coordini i propri interventi con quelli degli altri operatori e servizi al fine per consentire l’implementazione e/o riformulazione del Progetto di Vita in fase di periodica Rivalutazione.
La priorità è attribuita ai ragazzi che concludono il percorso scolastico a garanzia della necessaria continuità di valutazione e la valorizzazione degli interventi e delle rappresentazioni di funzionalità già espresse durante il percorso scolastico e della loro prosecuzione, per quanto possibile, nel successivo percorso di vita.

Le restanti domande vengono acquisite ed inserite in una lista di attesa soggetta a revisione annuale.
• Attività di consulenza e di partecipazione a lavori interistituzionali: consulenza agli operatori socio-sanitari e partecipazione a tavoli e a gruppi inter istituzionali attinenti ai temi della disabilità.
• Mappatura dettagliata di servizi/strutture e attività presenti sul territorio regionale e rivolti all’adulto con disabilità

• Utilizzo e diffusione dell’ICF in Valle d’Aosta tra operatori, addetti al lavoro e non: non solo strumento di codifica della “salute e degli stati ad essa correlati” quanto piuttosto di diffusione e condivisone del modello bio-psico-sociale del funzionamento delle persone
• Riflessione sempre più sistematica ed efficace sul costrutto di Qualità di Vita (QdV), nella sua stretta relazione con la programmazione educativa e riabilitativa e con il concetto di <<autodeterminazione>>.
• Elaborazione del Progetto di Vita, che accompagna la persona in tutte le fasi della sua vita, articolando una serie di risposte ai diversi bisogni e divenendo il vero prodotto (outcome) del complesso percorso di co-progettazione.