Endometriosi
Presidio Beauregard
Per accedere è sufficiente avere un’impegnativa del medico di famiglia e prenotare la prestazione tramite il CUP (Centro Unificato Prenotazioni).
L’Ambulatorio per il dolore pelvico e l’endometriosi è un ambulatorio specialistico di 2° livello, specifico per lo studio e la presa in carico dell’endometriosi e di tutte le forme di dolore pelvico cronico. L’approccio a questa patologia è multidisciplinare e coinvolge, all’occorrenza, altre professionalità, dal chirurgo intestinale all’urologo, dall’ortopedico allo specialista in terapia antalgica. Il colloquio approfondito con il medico è la base per effettuare la diagnosi.
Ricerche come l’ ecografia transvaginale e successivamente la risonanza magnetica nucleare o la colonscopia concorrono al completamento del quadro diagnostico.
È una patologia infiammatoria dovuta alla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero (endometrio) in altri organi quali ovaie, tube, peritoneo, vagina e talvolta anche intestino e vescica.
Tutti i mesi, sotto gli effetti del ciclo mestruale, il tessuto impiantato in sede anomala va incontro ad un sanguinamento interno. Questo processo dà origine a cisti, infiammazioni croniche degli organi nei quali si impiantano questi focolai, cicatrici, aderenze e, in alcuni casi, infertilità.
L’infiammazione di questi tessuti incide pesantemente sulla qualità di vita della donna in quanto, il dolore che l’endometriosi (specialmente quella extra genitale) comporta, invalida il normale svolgimento delle attività quotidiane, i rapporti interpersonali e di coppia. Spessissimo questi dolori vengono associati o attribuiti alla sindrome del colon irritabile o a stress.
Una diagnosi tempestiva è fondamentale affinché l’endometriosi non possa provocare danni importanti a carico di organi vitali (ad esempio il rene).
Sintomi
- Forti dolori durante il ciclo mestruale e in concomitanza dell’ovulazione
- Dolore durante i rapporti sessuali
- Cistiti ricorrenti
- Pesantezza al basso ventre
- Dolori lombari cronici e inspiegati
- Stitichezza alternata a diarrea
- Sciatalgia presente durante la fase mestruale
- Infertilità nel 30-35 % dei casi
Sì, dal 2017, con i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), l’endometriosi è stata inserita, limitatamente agli stadi clinici più avanzati (“moderato o III grado” e “grave o IV grado") nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, riconoscendo alle donne che ne sono colpite il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo.
A luglio 2023 la Regione Valle d’Aosta ha deliberato una estensione dei trattamenti ormonali a carico del SSN anche negli stadi iniziali, erogabili dalla farmacia ospedaliera, con un codice di esenzione che lo specialista ginecologo del SSN può attribuire.
La Regione Valle d’Aosta è impegnata da tempo a supportare le donne con endometriosi.
Con la DGR n. 825 di luglio 2023 “Approvazione di disposizioni all’Azienda USL della Valle d’Aosta per la tutela delle donne affette da endometriosi e per interventi per il sostegno ai soggetti che necessitano di assistenza sanitaria fuori dal territorio regionale e alle loro famiglie. Modificazioni alla DGR 1241/2019”, la Regione Valle d’Aosta approva l’integrazione nei livelli essenziali di assistenza aggiuntivi della VDA dell’esenzione dalla compartecipazione alla spesa per le terapie farmacologiche e dell’erogazione di prestazioni psicologiche e del rimborso delle spese di viaggio e soggiorno.
In particolare la Delibera regionale approva:
Il rimborso per le spese di viaggio e di soggiorno per le residenti (e alle loro famiglie) in Valle d’Aosta che necessitano di particolare assistenza sanitaria fuori dal territorio regionale I criteri per l’accesso ai rimborsi sono riportati nell’allegato 1 alla deliberazione. (possono accedere al rimborso le persone con ISEE in corso di validità non superiore a 35.000 euro. Il documento deve essere consegnato in uno degli sportelli dei distretti sanitari entro 120 giorni dalla data del viaggio e con allegato il documento del reparto che attesta che la prestazione necessaria non è effettuabile sul territorio valdostano e indica la Struttura fuori Valle dove recarsi).
la fornitura, senza oneri a carico dell’assistito, delle terapie farmacologiche ormonali già erogate gratuitamente a livello nazionale alle pazienti residenti in Valle d’Aosta portatrici di endometriosi, ma anche negli stati clinici di I e II grado, mediante l’apposizione del codice di esenzione regionale “H07 Esenzione regionale endometriosi” rilasciato dalla SC Ostetricia e ginecologia.
la fornitura, senza oneri a carico dell’assistito, delle terapie farmacologiche ormonali non erogate a livello nazionale alle pazienti residenti in Valle d’Aosta portatrici di endometriosi, indipendentemente dal grado (a titolo di esempio con il farmaco dienogest), mediante l’apposizione del medesimo codice di esenzione regionale “H07 Esenzione regionale endometriosi” oppure, laddove presente, del codice di esenzione nazionale per malattia di III e IV grado «063.617 – Endometriosi “moderata” e “grave” (III – IV stadio ASRM)».
l’erogazione alle assistite affette da endometriosi fino ad un massimo di due cicli di colloqui psicologici clinici (4 sedute a ciclo), in esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria, mediante l’apposizione del codice di esenzione regionale “H07 Esenzione regionale endometriosi”.
La scelta della terapia adeguata è effettuata dallo specialista in Ginecologia ed Ostetricia dell’Azienda USL della Valle d’Aosta o del Centro endometriosi dell’Azienda medesima, che è tenuto a indicare il farmaco prescelto di maggiore efficacia, che sarà fornito dall’Azienda USL nella confezione meno onerosa tra quelle a disposizione.
La prescrizione della terapia può avvenire anche da parte del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta, purché in presenza di una prescrizione a monte, effettuata da parte dei medici specialisti afferenti alle strutture coinvolte nel percorso di presa in cura delle pazienti di cui trattasi.
Per ulteriori informazioni:
www.apendometriosi.it A.P.E. (Associazione Progetto Endometriosi)
Mail: aosta@apendometriosi.it
Cosa si intende per endometriosi?
L’endometrio è il tessuto che riveste la superficie dell’utero. L’endometriosi è una patologia cronica che si manifesta quando un tessuto simile all’endometrio, si forma e cresce in una sede “anomala”, cioè all'esterno dell’utero. Le aree interessate dall’endometriosi sono sensibili ai livelli di ormoni che regolano il ciclo mestruale e pertanto sanguinano periodicamente. Tali formazioni possono essere causa di dolore, infiammazioni e altri disturbi talvolta invalidanti, che possono colpire la donna, specie durante le mestruazioni, anche per tutto il periodo riproduttivo.
Cosa causa la malattia?
Le cause dell’endometriosi non sono ancora del tutto note. Una delle ipotesi principali è la cosiddetta “teoria della mestruazione retrograda”. Secondo quest’ipotesi, a causare la formazione e crescita dell'endometrio all’esterno dell’utero sarebbe il passaggio, causato dalle contrazioni dell’utero durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall’utero alle tube e da queste in addome, con conseguente impianto sul peritoneo, sulla superficie degli organi pelvici e, raramente, su altre sedi.
Ci sono fattori che predispongono allo sviluppo di questa patologia?
Sì, sono:
• le caratteristiche istologiche del tessuto responsabile della malattia. Questo tessuto è anche caratterizzato da un’alta capacità di “adesività” che gli consente di aderire alle strutture esterne all’utero
• la stimolazione ormonale
• le alterazioni del sistema immunitario che permettono l’impianto del tessuto endometriosico, creando successivamente uno stato infiammatorio cronico
• genetica e familiarità: le donne con una madre o una sorella affette da endometriosi hanno un rischio 7 volte maggiore di sviluppare la malattia.
A che età si può sviluppare l’endometriosi?
L’endometriosi può comparire già alla prima mestruazione e perdurare fino alla menopausa. Il picco di casi si verifica tra i 25 e 35 anni, ma la patologia può comparire anche in più giovane età.
Sebbene sia considerata una malattia dell’età riproduttiva, raramente sono descritti casi anche in postmenopausa, specie in donne che stanno assumendo trattamenti ormonali sostitutivi.
Quanto è frequente l’endometriosi?
L’endometriosi è una malattia diffusa, ma poco conosciuta: in tutto il mondo le donne con diagnosi conclamata sono 150 milioni, di cui 3 milioni in Italia. In Italia la malattia colpisce il 10-15% delle donne in età fertile e circa il 30-50% delle donne infertili o con difficoltà a concepire.
Quali sono i sintomi dell'endometriosi?
L’endometriosi è una malattia difficile da diagnosticare, perché i sintomi possono essere generici o in alcuni casi assenti. Questo causa spesso un ritardo nella diagnosi della malattia di 7 anni, con gravi ripercussioni psicologiche sulla donna. Prestare attenzione e riconoscere i sintomi che possono essere associati all’endometriosi permette di avere una diagnosi precoce. Una pronta diagnosi ed un trattamento tempestivo possono fare vivere meglio e prevenire l’infertilità.
Qui di seguito i principali sintomi che colpiscono le donne con endometriosi. Ricordiamo che gli stessi possono avere anche altre cause e che per la diagnosi è fondamentale rivolgersi sempre al proprio medico di medicina generale/ginecologo:
• dolore pelvico: dolore nella parte bassa dell’addome persistente per più di 6 mesi
• dolore durante il ciclo mestruale: il dolore può influenzare in maniera rilevante l’attività quotidiana e la qualità della vita, divenendo invalidante
• dolore durante o dopo rapporti sessuali. Sin dalla più giovane età è molto importante sapere che i dolori mestruali e durante i rapporti non sono normali e che non devono essere taciuti;
• ciclo mestruale lungo (oltre i 7 giorni), intenso flusso mestruale, perdite di sangue tra un flusso e l’altro
• dolore alla defecazione, a volte accompagnato dalla comparsa di sangue nelle urine e nelle feci (può esserci in relazione alla sede colpita)
• disturbi urologici ricorrenti o durante il ciclo mestruale: dolori mentre si urina, (caratteristico della endometriosi vescicale), sangue nelle urine, frequenti infezioni alle vie urinarie (cistiti)
• cefalea, stanchezza fisica e lieve rialzo della temperatura corporea che può accentuarsi durante il periodo mestruale e fenomeni depressivi;
• disturbi intestinali ricorrenti o durante il ciclo: intestino irritabile, gonfiore addominale, stitichezza (stipsi), nausea, diarrea l’endometriosi comporta infiammazioni, aderenze, cisti e noduli
• infertilità (30-40% dei casi).
• disturbi al nervo sciatico e polmonari raramente
Cosa fare in caso di sintomi sospetti?
Se si sospetta di avere alcuni sintomi tra quelli elencati è importante parlarne con il proprio medico di famiglia, che valuterà una visita da un ginecologo per una valutazione specialistica di approfondimento. È molto importante sin dalla più giovane età non sottovalutare e non tacere sintomi che possono essere associati all’endometriosi.
Per la diagnosi, il medico specialista deve essere un esperto della malattia ed avere una testimoniata esperienza specifica perché può prescrivere appropriate indicazioni per ulteriori accertamenti sulla base della specifica condizione clinica e sui desideri riproduttivi della coppia quali:
- esami del sangue
- ecografia transvaginale di II° livello o pelvica transaddominale
- risonanza magnetica pelvica o clisma opaco per valutare l’interessamento dell’intestino;
- laparoscopia chirurgica: permette di ispezionare la zona pelvica ed individuare l’eventuale presenza di endometriosi e in contemporanea eradicarla.
Come può influire l'endometriosi sulla vita quotidiana?
L’endometriosi può influire sui livelli di attenzione, causare stanchezza persistente o non riconducibile ad altre cause, ridurre il rendimento scolastico e le prestazioni fisico-sportive.
Il dolore pelvico cronico a lungo andare ha un impatto negativo sulla vita, causando potendo causare patologie psichiatriche come depressione, alterazione della vita sociale e sessuale con possibili ripercussioni negative sul benessere della coppia, oltre che disabilità fisica con conseguenze negative anche sul lavoro.
Il riconoscimento precoce è fondamentale perché permette un trattamento tempestivo migliorando la qualità di vita.
L’endometriosi non è solo un problema privato delle donne che ne soffrono: in Italia per congedi di malattia si spendono 4 miliardi di euro e la spesa annua di farmaci per curare l’endometriosi è di 128 milioni di euro.
Quali trattamenti esistono per l’endometriosi?
Esistono dei trattamenti per l’endometriosi, che variano a seconda della gravità della condizione clinica riportata dalla paziente e alle sue specifiche esigenze.
Ecco i principali trattamenti, che possono essere di tipo farmacologico o chirurgico, ricordando che la cura dev'essere personalizzata in base alle condizioni della paziente e prescritta dal proprio specialista in ginecologia e proseguito dal medico curante:
• antidolorifici anti-infiammatori: possono alleviare il dolore, ma è importante non abusarne e vanno assunti sotto controllo medico
• per le donne con endometriosi sintomatica è indicato l’uso dei contraccettivi orali (estroprogestinico o del solo progestinico) continuativamente, senza l’interruzione ciclica di pochi giorni: migliora la sintomatologia e l’assunzione continuativa evita lo sfaldamento dell’endometrio simil-mestruale che favorisce un ulteriore passaggio di endometrio attraverso le tube
• solo per casi limitati, di particolare gravità per cui è richiesto un intervento chirurgico, sono disponibili trattamenti con analoghi del GnRH: sono farmaci che bloccano totalmente la stimolazione delle ovaie e quindi la produzione ormonale creando un quadro di menopausa iatrogena. Sono in corso studi per individuare composti che creino meno effetti collaterali
• trattamento chirurgico: in alcuni casi può essere necessario, in base alla specifica condizione della paziente e su valutazione clinica e deve essere eseguito da equipe specializzate multidisciplinari
• supporto psicologico: può essere utile nel caso di disturbi psicologici o psichiatrici; possono essere utili anche tecniche di rilassamento.
La dieta può influire sull’endometriosi?
L’assunzione dei seguenti cibi può essere d’aiuto in quanto intervengono nel ridurre l’infiammazione:
alimenti naturalmente ricchi di acidi grassi essenziali omega 3 (frutta secca, semi di lino, di chia, di zucca, salmone, pesce azzurro di piccola taglia, avocado)
alimenti ricchi di fibre: frutta, verdure, legumi, cereali integrali
Può essere utile anche l’uso di integratori di omega 3 e 6, vitamina D, C, la cui assunzione deve avvenire su prescrizione del curante.
Sono invece sconsigliati: carboidrati raffinati, latticini, carne rossa specie se processata, grassi saturi, caffeina, cibi fritti, alcool, soia, avena, aloe, segale.
L’endometriosi e … la gravidanza?
Le donne affette da endometriosi riescono a portare avanti una gravidanza. Nei casi più gravi, specie se associati ad una mancata diagnosi ed in assenza di trattamento tempestivo, possono presentarsi delle situazioni di sterilità (circa 30-40% dei casi).
In caso di diagnosi di malattia e desiderio di maternità è possibile rivolgersi a medici e centri specializzati per ricevere un trattamento personalizzato e mirato alle proprie esigenze.
Pieghevole - Endometriosi
Link
https://www.lavocedellendometriosi.it/sediamoci-sul-giallo-endopank/
Panchina GIALLA per sensibilizzare sul tema dell’Endometriosi
Il 13 ottobre 2023 è stata inaugurata ad Aosta nell’area esterna della nuova Università della Valle d’Aosta, lato piazza della Repubblica, la panchina gialla di sensibilizzazione sul tema dell’Endometriosi.
L’iniziativa è stata promossa dalla Regione e dall’Azienda Usl della Valle d’Aosta in collaborazione con l’Associazione “La voce di una è la voce di tutte ODV” Progetto di sensibilizzazione “Sediamoci sul giallo Endopank” e rientra in una serie di attività nate grazie ad alcune iniziative presentate in Consiglio Valle e concretizzate dal Governo regionale per il riconoscimento e la presa in carico di questa patologia.
Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Renzo Testolin, l’Assessore Carlo Marzi, il direttore generale dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta Massimo Uberti, la presidente dell’Associazione Progetto Endometriosi - Ape, Sylvie De Francisch. Non ha potuto partecipare invece la Presidente dell’Associazione “La voce di una è la voce di tutte ODV”, Vania Mento, del progetto Endopank.