Il 4 agosto ha terminato il proprio incarico la Dott.ssa Linda Lemofouet, medico di famiglia nel Distretto 3. Dal 5 agosto, è stata sostituita dalla Dott.ssa Maria Florencia Menocal. Per garantire la continuità assistenziale, gli assistiti della Dott.ssa Lemofouet sono stati assegnati in automatico alla Dott.ssa Menocal. Resta ovviamente aperta la possibilità di fare un ulteriore cambio per la scelta successiva di un altro medico di base (le modalità della procedura si trovano a questo link https://www.ausl.vda.it/f-a-q/come-fare-per/scelta-e-revoca-del-medico-o-del-pediatra-di-famiglia ).
Gli orari ambulatoriali e il recapito telefonico della Dott.ssa Menocal sono pubblicati sul sito aziendale nella pagina dedicata, al link https://www.ausl.vda.it/ricerca-medici-e-pediatri/ricerca-medici-e-pediatri. Riceve su appuntamento, telefonando al 376 27 10 525.
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CHAMBAVE Ambulatorio comunale
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SAINT-DENIS Ambulatorio comunale
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CHATILLON
Poliambulatorio
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VERRAYES Ambulatorio comunale
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LUNEDI |
13:00 – 15:00
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10:00 – 12:00
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MARTEDI |
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9:30 – 12:30
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MERCOLEDI |
9:30 – 11:30
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GIOVEDI |
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10:00 – 12:30
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VENERDI |
9:30 – 11:30
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13:30 – 15:00
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Restano inoltre attivi gli ambulatori ad accesso diretto presso il
Consultorio di Antey-Saint-André in Fraz. Bourg 2 (piano 1), il
lunedì dalle ore 14:00 alle ore 17:00, e presso il
Consultorio di Valtournenche in Loc. Cretaz 67, il
martedì dalle ore 10:00 alle ore 13:00. E’ stato disattivato l’ambulatorio ad accesso diretto di Chatillon.
I cittadini che dovessero trovarsi temporaneamente senza medico di famiglia e i
pazienti fragili ultra 65enni che hanno il medico di famiglia lontano dalla residenza potranno accedere a questi ambulatori
senza prenotazione e muniti di Tessera sanitaria e eventuale tesserino di esenzione. Per gli utenti non deambulanti l’assistenza sarà garantita dal servizio UCA (Unità di Continuità Assistenziale).
Gli ambulatori ad accesso diretto si aggiungono alle misure che vengono adottate per fronteggiare le situazioni derivanti dal turnover dei medici di famiglia, al fine di garantire a tutti gli assistititi il medico di Medicina generale, una delle sfide più ardue in tutte le Regioni d’Italia. Tra gli accordi integrativi regionali che l’Azienda ha siglato, l’aumento del massimale a 1.800 e la possibilità di mantenere in servizio i medici fino ai 72 anni di età forniscono ulteriori strumenti per affrontare il problema e consentono di trovare soluzioni e di garantire l’assistenza a tutti i cittadini.