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La persona al centro: il progetto DAMA per l'accoglienza e la presa in carico ospedaliera delle persone con disabilità


L'Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali della Regione Valle d’Aosta e l’Azienda USL della Valle d’Aosta presentano il Progetto DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance), un’iniziativa dedicata all’accoglienza ospedaliera e alla presa in carico personalizzata delle persone con disabilità intellettiva, comunicativa e neuro sensoriale. Grazie alla collaborazione tra le unità operative dell’Azienda USL, il progetto DAMA permette di effettuare esami diagnostici, visite specialistiche e interventi chirurgici in regime di day hospital.

ll modello DAMA nasce dalla necessità di garantire a questi pazienti percorsi diagnostici e terapeutici adeguati, superando le barriere che spesso ne rendono difficoltoso l’accesso alle cure nei percorsi ospedalieri tradizionali. Il progetto, già sviluppato con successo presso l’Ospedale San Paolo di Milano, viene ora implementato in Valle d’Aosta attraverso il Day Hospital Multidisciplinare, diretto dalla Dott.ssa Cinzia Gianonatti, con un’organizzazione flessibile e su misura per ogni paziente. La sede è il Day Hospital Multidisciplinare al “Parini”. Per i pazienti con meno di 18 anni, invece, i percorsi sono all’Ospedale Beauregard gestiti dalla Struttura complessa di Neuropsichiatria infantile.

Il progetto prevede una presa in carico globale e personalizzata del paziente, con un approccio multidisciplinare che coinvolge specialisti, infermieri e caregiver. I percorsi diagnostico-terapeutici vengono semplificati e adattati per garantire un ambiente ospedaliero inclusivo e sicuro. L’accesso alle prestazioni mediche è facilitato, evitando ricoveri non necessari e migliorando la gestione dei pazienti nei servizi di Pronto Soccorso.

Questo progetto – spiega la Dott.ssa Gianonatti - ha seguito le indicazioni del Centro Dama di Milano con l’adattamento alla nostra realtà locale. E’ un progetto dinamico che prevede integrazioni e modifiche nel corso della sua evoluzione al fine di un continuo miglioramento. Rappresenta veramente un punto importante e fondamentale per garantire a tutte le persone una corretta assistenza medica”.

Abbiamo supportato l’azienda USL per realizzare questo importante progetto, atteso e fortemente voluto dalle associazioni e dai familiari delle persone con disabilità, dandogli priorità nell’ambito degli obiettivi annuali - commenta l’Assessore Carlo Marzi -. Il Progetto DAMA prevede una accoglienza dedicata in Ospedale regionale per le persone con disabilità, che più delle altre hanno difficoltà a sottoporsi a visite ed esami. La presa in carico è effettuata da una équipe multidisciplinare, quindi con la presenza di diversi specialisti a seconda delle necessità, che organizzerà un agevole accesso ai servizi e ai percorsi di cura, prevedendo spazi e tempi adattati in funzione dei bisogni del paziente con disabilità e dei suoi familiari”.

L’Azienda USL - evidenzia l’Assessore Marzi - ha concluso un lungo e complesso percorso di condivisione interno che ha richiesto anche un nuovo approccio culturale, necessario a poter concretamente attivare questo nuovo modello di accoglienza e presa in carico personalizzata che sarà poi sviluppato anche sul territorio. Un particolare ringraziamento va alla dottoressa Gianonatti che ha dedicato anni di lavoro allo sviluppo di questo modello, che ha via via assunto sempre più importanza e concretezza anche a livello nazionale. Ne è la dimostrazione il fatto che, recentemente, i Ministeri per la disabilità e la Salute hanno istituito un apposito Tavolo proprio per supportare le Regioni e le province autonome nel lavoro che noi abbiamo già portato a termine. Con questa iniziativa, poniamo nuovamente la persona al centro dell’accessibilità e dell’accoglienza proseguendo nel percorso che sia in ambito sanitario che sociale abbiamo intrapreso insieme alle associazioni, volto a garantire sempre più un’assistenza sanitaria personalizzata e di qualità nel rispetto delle necessità e dei diritti, e a migliorare concretamente la qualità di vita delle persone e delle loro famiglie”.


Il progetto include un numero telefonico di riferimento (0165 54 33 41 e 0165 54 33 83), un ambulatorio dedicato e un archivio clinico informatizzato, per garantire continuità assistenziale e un coordinamento efficace tra i diversi reparti ospedalieri. L’organizzazione prevede un medico responsabile, una coordinatrice infermieristica e infermieri specializzati. L’accesso ai servizi sanitari è semplificato, con spazi e tempi dedicati per evitare sovraccarichi e attese prolungate. È stato introdotto un sistema di triage adattato, che permette di identificare rapidamente i bisogni specifici dei pazienti e di organizzare al meglio gli interventi sanitari. Il progetto include un protocollo per la sedazione procedurale, essenziale per garantire l’accesso a esami diagnostici complessi a pazienti non collaborativi. È stata inoltre istituita una rete di specialisti di riferimento che comprende cardiologi, neurologi, ortopedici, fisiatri, odontoiatri e altre figure essenziali per garantire un’assistenza completa.

L’iniziativa si distingue anche per il coinvolgimento attivo delle famiglie e dei caregiver, che vengono supportati nella gestione delle cure e accompagnati lungo tutto il percorso di diagnosi e trattamento.